Racconti » Gente di casa - storie di vicinato


Quando la stagione primaverile avanzava e incominciava a farsi sentire il caldo, le prime bestie a risentirne erano le pecore, con quella lana fitta che avevano addosso. Quando erano raggruppate tiravano fuori la testa dal mucchio per cercare più aria da respirare: avevano bisogno di fresco. Era giunto il tempo della tosatura. Questa si concludeva …leggi l’articolo


Zia Minetta, era una donna grassa grassa, mi aveva allattato lei. Forse per questo motivo in casa sua sentivo sempre odore di roba da mangiare. Faceva certi pentoloni di fave lesse. I figli mangiavano come lupi. Una volta in tempo di estirpare bietole, prima di S. Maria, zio Peppe Cabras aveva lasciato la sua cavalla …leggi l’articolo


Zio Nanni raccontava che con lo zio andava nei paesi vicini a comprare uova per vendere ai tedeschi. Una volta erano andati a Baressa: avevano asino e carretta. Era nel 1943, lui era un ragazzino. Si erano ritrovati in casa di conoscenti, gente brava ed ospitale, che li avevano invitati a cena. “Se volete restare …leggi l’articolo


Zia Beata raccontava che quando in prima elementare, dopo dieci giorni di lezione, forse neppure, signorina Giulia le aveva detto. “ Dille a mamma che venga a scuola, perché le devo parlare”: “Cosa vuole la maestra?” aveva chiesto la mamma alla bambina. “Non lo so, così mi ha detto e così ti dico” L’indomani mattina …leggi l’articolo


A Furtei veniva chiamato comunemente ziu Accheddu Tanas, il suo vero nome era Francesco Tanas Ulargiu. Era nato il 29 marzo 1880 da una famiglia che possedeva una discreta proprietà immobiliare. Sin da piccolo aveva avuto il dono della musica e ogni strumento musicale nelle sue mani aveva la facoltà di sbalordire quanti stavano in …leggi l’articolo


Quand’ero piccola andavo sempre a trovare le galline perché mi incuriosivano, specialmente quando erano con i pulcini. In casa mi chiamavano Pulighitta. Pulighitta era una gallina e quando la padrona le diceva: “Pulighitta, brinta a criài, ca c’est genti chi bolidi papai” ( Pulighitta, fa’ l’uovo che c’è gente che vuole mangiare ) lei immediatamente …leggi l’articolo


Mia mamma raccontava che una volta il diavolo aveva preso le sembianze di una scimmia e si era insediato nella casa di uno scapolo che non voleva sentire di prendere moglie, per non dividere una fetta di pane che guadagnava andando a lavorare con il giogo dei buoi e il carro. La scimmia si era …leggi l’articolo