Teatro Casa Piras Canzoni de su cantadori e Impiccu de ponti

Teatro Casa Piras Canzoni de su cantadori e Impiccu de ponti


Collaborazione Associazione Culturale ” Su Crasi”

“Sa canzoi de su cantadori” è un racconto che si tramanda da una generazione all’altra a Villamar. Un venditore di terraglia si era improvvisato “cantadori” per richiamare l’attenzione della gente. Un pastore gli commissionò una canzone per conquistare la sua innamorata, ma il canto risultò una beffa inaccettabile. Il pastore trovò la solidarietà dell’intero paese e la lite si concluse con l’impiccagione del venditore a un albero di “prazza de cotti”. La canzone era stata presentata da Luisa e Piero Pusceddu, mentre di poeti villamaresi ci avevano parlato Letizia Usai, Giovanni Melis e Cristiana Carta e del mercato in Prazza de Corti Luigi Tatti.

La seconda storia: “S’impiccu de sa funtà de ponti”. Nel 1850 un uomo e una donna di Samassi furono portati a Villamar per essere giustiziati con l’accusa di adulterio e assassinio del marito della donna, chiamata Defenza. Solo l’uomo, Pedrixeddu, si salvò: il cappio si sciolse, dimostrando la sua innocenza. La comunità piombò in un profondo turbamento: Villamar si era resa responsabile di un’esecuzione che il paese dei due non aveva voluto, e aveva approvato una condanna senza sapere se i due fossero colpevoli.

La rappresentazione ha dato spunto per  riflettere sul problema morale e su quello della giustizia di un secolo e mezzo fa, e non soltanto