Come potrò

Come potrò


Come potrò
far giungere a te
il mio saluto?
Come potrò arrivare a te
che sotto gli occhi hai il mondo,
mentre io
sono un’infinitesima
parte di esso?
Certo
con la fede che sposta le montagne
io ci proverò.
Ci proverò
col sussurro del vento,
con la cresta dell’onda
con l’azzurro del cielo,
con la profondità del mare.
E ti cercherò
nella speranza del mattino,
nella certezza del giorno,
nella serenità delle ore
nella stanchezza della sera.
E quando la notte
nel suo riposo avvolgerà le cose,
io innalzerò a Dio la mia preghiera,
perché ogni uomo senta di avere un padre,
un padre sulla terra,
anche chi come me
un padre non l’ha più,
e senta un Dio come padre,
un Dio che ha scelto un uomo
per rendere visibile il suo volto.