Sant’Ignazio da Laconi

Sant’Ignazio da Laconi


Ignazio da Làconi, al secolo Vincenzo Peis (Laconi, 17 dicembre 1701 – Cagliari, 11 maggio 1781), è stato un frate cappuccino, venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

La sua memoria liturgica ricorre l’11 maggio, giorno della sua morte. La Chiesa Cattolica lo reputò degno di tale titolo riconoscendogli di aver svolto per tutta la vita un’opera umile e al tempo stesso dedita agli altri; inoltre, per la proclamazione della santità, come di prassi in questi casi, furono attribuiti alla sua intercessione alcuni miracoli, come la guarigione di un’inferma, che avrebbe riacquistato l’utilizzo delle gambe. Da questo miracolo prese le mosse il processo di beatificazione.

Le spoglie del santo riposano nella chiesa dei Cappuccini in viale Fra’ Ignazio, a Cagliari. Periodicamente l’urna con le spoglie del santo viene portata in pellegrinaggio lungo tutta l’isola di Sardegna, un evento che richiama sempre numerosissimi fedeli.

Esiste inoltre un mensile, “La Voce Serafica”, nato per devozione all’attività dello stesso frate cappuccino.

L’11 maggio 2007 sant’Ignazio da Làconi è stato proclamato patrono della provincia di Oristano nella cattedrale del capoluogo in un pontificale celebrato da mons. Ignazio Sanna. Mostra menoModifica

Villamar: processione in onore di S. Ignazio da Laconi
Villamar, parrocchia, cappella del Cristo,.

S. Ignazo a Laconi

Sant’Ignazio è il Santo sardo più venerato dell’Isola e i festeggiamenti in suo onore si tengono nel mese di agosto richiamando a Laconi oltre 70.000 visitatori. Per circa una settimana giungono a Laconi pellegrini da ogni parte della Sardegna e anche dall’estero per pregare nella casa natale del Santo, chiedere o ringraziare per la Sua intercessione, e per recarsi nella chiesa parrocchiale a Lui dedicata.

Oltre ai riti religiosi che si susseguino senza soluzione di continuità per circa una settimana, l’amministrazione organizza varie manifestazioni di intrattenimento, con serate musicali, avendo cura di non trascurare gli aspetti legati alle tradizione sarde quali i ”Cantadores a Ottava” e a chitarra, i Tenores, i Gruppi Folk e quant’ altro caratterizzi la cultura Etno-Musicale della Sardegna. E’ importante sottolineare che questa festa è un volano per l’economia laconese in quanto costituisce una vetrina per le peculiarità turistiche del paese; infatti i visitatori consumano i prodotti locali, si intrattengono presso il Parco Aymerich e visitano l’ormai noto Museo delle statue Menhir.

Il 30 agosto, si tiene la processione con le reliquie del Santo, provenienti dalla chiesa di Sant’Ignazio a Cagliari, a cui partecipano migliaia di fedeli, preceduti da cavalieri in costume e da numerosi gruppi folcloristici e confraternite di varie località dell’Isola. La notte è riservata alle iniziative culturali e ricreative: cantanti, cantautori, gruppi musicali, teatro, serate di folclore sardo, nazionale ed internazionale. In tante parti del paese vengono allestite mostre di pittura, scultura e fotografia, una mostra mercato dei prodotti agroalimentari ed artigianali del territorio e altre iniziative di promozione turistica, con visite guidate verso i siti archeologici più importanti.