La storia d’amore dei miei genitori

La storia d’amore dei miei genitori


Mamma ce l’aveva in testa a babbo da quand’era bambina. Babbo era sette anni più grande di lei.
Quand’era partito a fare il militare, zia Regina la sorella di babbo, andava alla posta per vedere se c’era qualche lettera del fratello. Mamma, appena la vedeva passare, le chiedeva:
”Dove stai andando?”
E zia Regna rispondeva:
”Sto andando alla posta, per vedere se ha scritto Franceschino”
“Aspetta, vengo anch’io” le diceva mamma, e ficcava il naso in quella corrispondenza per avere notizie di babbo.
Babbo allora manco la percepiva a mamma, ma quando era tornato definitivamente aveva cominciato a guardarla con occhi diversi. Una volta mamma era andata con una sua comare a lavare i panni al fiume. Si erano messe sotto le bocche del ponte. Stavano cantando a squarciagola quando babbo era passato a cavallo e aveva guardato verso di loro.
“Gomai, custa castiada est po fustei!” – aveva detto l’amica a mamma.
“Aicci mi narada, gomai” aveva risposto mamma.
La notte di S. Giovanni babbo era andato a cantare sotto il davanzale della sua finestra. Mamma non aveva detto niente a nessuno.
E ancora aveva fatto finta di niente quando babbo le aveva mandato quella lettera tutta ghirigori e fronzoli.
“Chi ti ha scritto?” le aveva chiesto la sorella, zia Costanza, che aveva quasi cinque anni meno di mamma.
“ Ma, non ho capito bene chi sia questo qui” aveva risposto mamma facendo finta di cascare dalle nuvole. “Io invece ho capito benissimo chi è quello lì. E ti dico anche una cosa: cerca di prendere presto una decisione, perché se non lo vuoi tu lo prendo io”
Zia Costanza aveva undici anni allora, e a babbo lo chiamava zio. Mamma a sedici anni era già fidanzata con babbo e a ventitre si era sposata.
Il giorno del matrimonio, mentre stava entrando in chiesa, le era sembrato che il paradiso fosse sceso in terra, tanta era la felicità. Aveva tutto quello che alla vita si poteva chiedere: stava sposando la persona che aveva sempre amato; aveva una casa nuova, fatta in pietra, il corredo al completo e tutti i parenti intorno nel giorno più importante della sua vita.