Sa fregua sarda

Sa fregua sarda


In questo mondo globalizzato tutto è diventato anonimo. A mala pena conosciamo la provenienza dei prodotti e degli ingredienti, e per la fattura e il confezionamento ci è nota al massimo la marca della macchina o il luogo della fabbrica.
C’è una discrepanza totale tra noi e quello che mettiamo nelle nostre tavole, non sappiamo più quello che stiamo mangiando.
Ma proviamo a entrare in intimità con le persone che hanno vissuto in modo diverso, che hanno amato la terra, che sono andate a spigolare, a macinare il grano al mulino, che hanno setacciato e fatto il pane e la pasta per la famiglia. Pensiamo alla fatica fisica, ma anche alla soddisfazione che il lavoro dà nel far bene le cose. Considerando tutte queste cose e vedendo una donna che ritorna indietro nel tempo a fare le cose di una volta, scopriamo l’anima, l’essenza di ciò che per noi conta veramente.
Quando ho chiesto a zia Ida se mi faceva vedere come si faceva la fregola in casa ho osservato una luce che le scappava dagli occhi e quando sono andata a casa sua lei aveva preparato tutto l’occorrente: “sa scivedda” la conca in terracotta, una sedia con un telo bianco dalla spagliera al fondo, la ciotola dell’acqua con il cucchiaio e il sale, la ciotola con la semola grossa. Dopo avermi salutato, si è legata il fazzoletto dietro la testa, si è messa ” su pannixeddu de ananti ricamau” il grembiule bianco ricamato, si è seduta e si è fatta il segno della croce. Non ricordo bene le parole, ma affidava al Signore il suo lavoro di lavorazione della pasta.
Una vicina di casa, Teresina Cabras, è giunta per caso in casa sua e si è resa disponibile ad aiutarla. Zia Ida l ‘ha perciò invitata a collaborare versando un cucchiaio e mezzo di acqua con sale nella scivedda, mentre lei cominciava il suo lavoro stringendo con il pugno una manciata di semola e facendola scendere piano piano nella conca, mentre con l’altra mano la rivoltava con un movimento rotatoio.
Il giorno dopo abbiamo fatto sa fregua in casa di zia Matilde con Maria Luisa Vacca, Maria Cancedda, Bonaria Podda e Maria Vincenza.
 
Come si prepara sa fregua
Sa freguedda fini e grussa
RICETTA
Ingredienti
semola grossa
acqua
sale
FREGUA SARDA
“Sa fregua” si presta ad essere cucinata sia come minestra che come pasta asciutta, condita in vari modi.
Ingredienti:
semola grossa
acqua
sale
Preparazione
Versare ” in sa scivedda” un cucchiaio e mezzo d’acqua con un po’ di sale, versare a pioggia e lentamente la semola.
Girare l’impasto con un movimento costante della mano in modo che si formino dei piccoli grumi.
Si continua a girare in modo da dare ai grumi delle forme tonde aggiungendo la semola.
Togliere dal recipiente ” sa fregua” man mano che si forma.
Asciugare al sole in un canestro coperto da un panno.
Completare l’essicamento in forno appena tiepido per eliminare l’umidità residua.