Is doppiadoris
Quand’ero piccola ricordo che il giorno dei morti andavamo nelle case per chiedere ” i doppiadoris”. Ci davano melagrane, fichi secchi, mele cotogne, giuggiole e dolci che erano fatti con la sapa, cioé papassine e ” ossus de mottu”. Anche questi ultimi erano fatti con la sapa, decorati con un po’ di glassa.
La tradizione è legata a ” i doppiadoris ” i campanari che in quel giorno ” addoppianta” cioé suonavano le campane a morto tutto il giorno e restavano anche la notte. Per ricompensa ricevevano la cena, come segno di riconoscenza, così come noi bambini ricevevamo la frutta e i dolci.