Il signore degli indovinelli

Il signore degli indovinelli


Oltre al cantastorie nel nostro vicinato passava il signore degli indovinelli con un pappagallino dentro una gabbietta e una cassetta strapiena di fogliettini di vari colori con pronostici di tutti i tipi, adatti alle persone di tutte le età.
I ragazzini gli correvano dietro.
Con cinquanta lire potevamo chiedere un pronostico adatto a noi. “Su, dai un indovinello a questa ragazzina” diceva il signore degli indovinelli al pappagallino aprendogli la porticina della gabbietta. Il pappagallo si guardava intorno, poi faceva uno scatto, dava una forte beccata alla cassetta e sollevandosi come una molla tirava fuori col becco un fogliettino.
I grandi ridevano delle nostre ingenuità ”gei ddu ponesi in proi bellu su dinai!” dicevano.
Ma noi ci divertivamo leggendo quei pronostici che ci lasciavano di buonumore tutto il giorno rileggendoli tutti insieme.
Il signore degli indovinelli faceva grandi affari nel nostro vicinato, anche con le ragazze grandi.
Vicino a casa c’erano Maria, Assunta e Nené che facevano maglioni e la finestra del loro laboratorio dava in strada e in quel tratto il signore degli indovinelli faceva sempre una piccola sosta. Le tre magliaie facevano passare le monetine dalla d finestra e il divertimento era generale.