Nello splendore del suo sorgere
questa mattina il sole
faceva intravedere
al di là dell’orizzonte
colori nuovi
che aprivano il passaggio
ad ampie distese
tinte di rosa
verso cieli nuovi
e terre nuove.

Albertina Piras

Un percorso nella storia e nel tempo

La storia dall’angolo di visuale di un paese della Provincia del Medio Campidano.
Una finestra tra le nostre più antiche radici culturali e il mondo moderno.

 

il mio paese

Murales a Villamar

Il muralismo esordì a Villamar in seguito agli avvenimenti del Cile. Dal 1964, presidente della repubblica cilena era Edoardo Frei Moltava, massimo esponente dell’ala moderata del partito democristiano.l suo programma di caute riforme cozzava contro una forte opposizione, sia di sinistra, radicai e comunisti, che di destra, partito nazionale sorto nel 1966 dalla fusione dei …leggi l’articolo

Leggi
Le sculture della via Crucis

Il percorso della Via Crucis nelle strade del paese è scandito dalle quattordici sculture in pietra realizzate dai due artisti locali: Efisio Plantas e Marco Cabras. Le opere vennero commissionate nel 2001 attraverso un progetto dell’allora amministrazione provinciale.Inizialmente ne vennero tuttavia realizzate sei e vennero collocate lungo le vie del paese. Qualche tempo fa, dopo …leggi l’articolo

Leggi
Villamar

Arrivando da Furtei, dalla SS 197, raccolto intorno a una torre campanaria, Villamar ti appare al centro di un’ampia area pianeggiante lievemente ondulata, dove da antica memoria abbonda la coltivazione del grano, la pastorizia e l’orticoltura.In lontananza, colline mammellari tipiche della Marmilla, di conformazione geologica del Miocene che includono, a strati, vari fossili.All‘ingresso, nella via Roma, …leggi l’articolo

Leggi

Le chiese di Villamar

La chiesa della Madonna d’Itria

La Chiesetta della Madonna d’Itria si trova a circa tre chilometri dall’abitato, in direzione Lunamatrona – Pauli Arbarei. L’edificio è suddiviso in tre navate da arcate su pilastri. La navata centrale è scandita da cinque archi a sesto acuto che sorreggono le coperture in travi lignee, ricoperte di tegole. La chiesa, dalle volumetrie molto semplici …leggi l’articolo

Leggi
La chiesa di Santa Maria

La chiesetta campestre di Santa Maria si trova a Nord Est del paese, situata in una ricca zona di uliveti e mandorleti. Un tempo era teatro di vivi festeggiamenti in onore di Santa Maria. La festa si articolava in quattro giorni ( dal 7 al 10 settembre ). Il giorno 7, di pomeriggio, si portava …leggi l’articolo

Leggi
Chiesa di San Giuseppe

La chiesa dedicata a San Giuseppe si trova nella via Umberto. Sorta sicuramente nella tarda dominazione spagnola, ha una facciata molto semplice, caratterizzata da un liscio paramento con un terminale a spioventi curvilinei culminante con un campanile a vela a due luci ad arco a tutto sesto. Anteceduto da qualche gradino, si apre centralmente il …leggi l’articolo

Leggi
Parrocchia San Giovanni Battista

Osservando la facciata, notiamo subito i segni di cambiamento avvenuti nei secoli. Visibili le tracce di una prima chiesa risalente al periodo romanico pisano ( XIII sec. ), venute alla luce in seguito ai lavori di restauro.Notiamo la porta con l’architrave a lunetta e fori che contenevano le formelle in ceramica dipinte.Osserviamo ora il cornicione: …leggi l’articolo

Leggi
La chiesa di San Pietro

L’edificio sorge all’interno dell’antico tessuto viario di Villamar, disposto su un rialzo di terreno che lo rende autonomo rispetto ai percorsi circostanti che lo delimitano solo per due lati. I due lati perimetrali rimanenti, sono composti invece dai fronti continui di vecchie case. La chiesa sorge quindi isolata, all’interno di un quadrilatero molto irregolare. Fu …leggi l’articolo

Leggi
La chiesa di Antoccia

La chiesa di Antoccia, chiamata anche chiesa della Madonna del Rosario, è situata su un’altura, a est del paese.  Risalente al sedicesimo o diciassettesimo secolo, era inizialmente la cappella privata della famiglia Aymerich ed intitolata a San Saturnino. Presenta numerosi rimaneggiamenti avvenuti nel tempo. La facciata ha il terminale piatto e un campaniletto a vela …leggi l’articolo

Leggi

racconti e poesie

Le ali della vita

C’è un momento nella vita in cui ci si accorge che per poter procedere è necessario voltarsi indietro e ristrutturare su nuove basi l’esistenza. Ed è come se ti fosse sfuggito qualcosa che devi ritrovare.

Allora si ricalcano le orme del passato per ritrovare noi stessi  e torniamo a galla forti delle nostre radici culturali che ci invitano a volare in un mondo libero insieme al nostro mondo e alla nostra gente.

In una poesia ne esprimo il concetto e quando non ricordavo più di averla scritta, ho la bellissima sorpresa di trovarmela musicata e corredata di immagini, quelle che sono sempre impresse nel mio vissuto.

Grazie Jonny Fuori per questo meraviglioso dono.

video

ultimi posts

La festa di S. Isidoro a Villamar era entrata in disuso, è stata ripristinata nel 2013 e da quella data gli agricoltori non perdono l’appuntamento con il loro santo patrono il 15 maggio, non solo, ma hanno anche espresso il desiderio al parroco di riportare in parrocchia la statua che era stata spostata in altra …leggi l’articolo

Eleganti gli alberi discorrevano, mentre il tempo, passando fra le zolle, preparava la terra per una nuova stagione. ( Albertina Piras )

Ignazio da Làconi, al secolo Vincenzo Peis (Laconi, 17 dicembre 1701 – Cagliari, 11 maggio 1781), è stato un frate cappuccino, venerato come santo dalla Chiesa cattolica. La sua memoria liturgica ricorre l’11 maggio, giorno della sua morte. La Chiesa Cattolica lo reputò degno di tale titolo riconoscendogli di aver svolto per tutta la vita …leggi l’articolo

Ci sono dei luoghi che per noi sono sacri, perché li abbiamo fotografati nell’anima e lì abbiamo trasmessi in poesia. Sono pezzi di cuore che nessuno ci toglierà mai. Come le due colonne della chiesa di Santa Maria Maddalena.Due colonneE a sfidare i secolison rimaste due colonne.Intorno a lorocumuli di pietra reclamanoil tempo che fu.Il …leggi l’articolo

Di Villamar patrono di Cristo precursore è stato un grande asceta e massimo profeta. Di miele e locuste la sua alimentazione, inizia nel deserto la sua predicazione.  E per Giovanni Battista cugino del Signore, noi con questo canto a lui rendiamo onore. Meravigliosa statua dentro la sua cappella con tortili colonne magnificamente bella. Nell’arte e …leggi l’articolo

Leva la cappa di piombo che grava sul mio capo, rinfresca la mia fronte con la tua mano risanatrice, metti in fuga dalla mia mente tortuosi ragionamenti, amari ricordi. Proteggi il mio cuore, rinsalda le mie ossa. Guariscimi. Per la tua misericordia, Signore, non abbandonarmi, perché io confido in Te! A Te mi stringo chiedendoti: …leggi l’articolo

Noi tutti sappiamo dell’importanza che hanno le piante per purificare l’aria dei nostri giardini, dei nostri appartamenti ed uffici.Ma sulla questione è intervenuta tempo fa anche la Nasa, stilando un elenco di piante utili a filtrare l’aria ed eliminare alcune sostanze nocive.Verso la fine degli anni ’80, la Nasa cercava modi per depurare l’aria nelle …leggi l’articolo

Mia mamma diceva ” i brebus” per curare distorsioni, mal di schiena ed altri dolori alle ossa. Quando sentiva qualcuno lamentarsi di queste cose, diceva” Bei, ca ti nau i brebus, ca ti passada luegu” ( Vieni che ti dico ” i brebus” che ti passa subito )I brebus erano preghiere che recitava massaggiando amorevolmente …leggi l’articolo

Nel nostro vicinato c’erano molte donne che curavano le malattie con “i mexinas sadras” Erano riti che si tramandavano di madre in figlia, da una generazione all’altra e venivano accolti come eredità preziosa. Per molta povera gente erano garanzie economiche, perché se era vero che nessuno voleva essere pagato per questo genere di cure, neppure …leggi l’articolo

I rinvenimenti archeologici attestano che le lenticchie vennero consumate fin dall’età preistorica e i reperti fossili dimostrano che spetta a loro l’onore di essere i più antichi legumi sfruttati in ambito alimentare.Gli archeologi affermano di aver trovato tracce di coltivazioni di lenticchie già nel 7.000 a.C, in Asia e nelle zone dell’attuale Siria.La loro coltivazione …leggi l’articolo

Procedimento: Tagliare lo stelo dei capperi ad uno a uno, lavarli delicatamente, farli scolare, tamponarli con un canovaccio e far asciugare completamente.In un vasetto procedere con un primo strato di sale, uno strato di capperi di circa 1 cm, un altro di sale e procedere così sino completare il vasetto. Si possono conservare i capperi …leggi l’articolo

ll cappero, il cui nome scientifico è Capparis spinosa, è una pianta arbustiva rampicante diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo. Cresce in luoghi aridi e sassosi e si trova facilmente sia lungo i litorali, marini sia nell’entroterra. Ha foglie ovali e grandi fiori bianco-rosati che sbocciano da maggio a ottobre, mentre la parte che effettivamente si può …leggi l’articolo

Andiamo a vedere come stanno le nostre amiche api. Stanno bene, fanno “ la barba” sull’alveare. Il fenomeno viene utilizzato dalle Nostre amiche per raffreddare l’intero dell’alveare, che successivamente in tarda serata le riaccoglierà al suo interno.Quando fa caldo nel nido, infatti, le api usano le ali come ventole per attirare l’aria calda e consentire …leggi l’articolo

Quando mi svegliavo la mattina, babbo e mamma stavano già parlando. Erano quelli gli unici momenti del giorno in cui potevano discutere fra loro, soli.Parlavano di tutto: del tempo, delle annate, di affari, di provviste, di pranzi e di cene.Mamma lo rimproverava sempre a babbo: gli diceva che stava allungando il piede più del lenzuolo …leggi l’articolo